ROMA (ITALPRESS) – Si chiamano Claudia, Marina, Chiara, Clara, Anna e Maria. Hanno età diverse, vite diverse, voci diverse. Ad accomunarle, una diagnosi di tumore al seno. La loro storia è raccontata da “Distances. La vita va avanti, più lontano”, la docuserie Novartis realizzata in collaborazione con Salute Donna Onlus, associazione di cui fanno parte le donne coinvolte, che celebra la capacità di affrontare la malattia senza perdere la propria identità e la propria forza, dimostrando che oggi queste donne possono beneficiare di una prospettiva di vita più lunga e di una qualità di vita migliore. Presentata in anteprima alla Festa del Cinema di Roma, la serie è parte della campagna “E’ tempo di vita” (https://www.etempodivita.it/distances), nata per fornire supporto emotivo, informativo e pratico alle pazienti per migliorare il loro benessere complessivo.
Con il 30% delle diagnosi oncologiche femminili e circa 55.900 nuovi casi stimati nel 2023, la malattia è una priorità per il sistema sanitario nazionale. Grazie però ai progressi della ricerca scientifica e all’innovazione nel campo farmaceutico, le donne possono ora contare su una prospettiva di vita più lunga e su una qualità della vita sensibilmente migliore. Per garantire la qualità di vita alle pazienti, è essenziale considerare non solo l’efficacia dei trattamenti clinici, ma anche il loro benessere complessivo con un approccio olistico.
Questo significa affrontare gli aspetti emotivi e psicologici della malattia, aiutando le donne a mantenere un equilibrio mentale e relazionale che permetta loro di affrontare con maggiore forza e serenità le sfide quotidiane del percorso terapeutico, come spiega la Professoressa Alessandra Fabi, Responsabile UOSD di Medicina di Precisione in Senologia, Policlinico Gemelli di Roma: “Ogni donna che affronta il tumore al seno ha una storia diversa, perchè la malattia si manifesta in modo unico per ciascuna paziente. Il nostro compito è personalizzare i trattamenti, tenendo conto delle specificità di ogni donna, per offrire non solo terapie efficaci, ma anche un sostegno che abbracci ogni aspetto del loro benessere. La qualità della vita non riguarda solo la gestione della malattia, ma anche la capacità di preservare le relazioni, l’intimità e l’equilibrio emotivo, elementi fondamentali per affrontare con forza il percorso terapeutico. Questo è esattamente ciò che racconta ‘Distances’ mostrando come le protagoniste riescano a ritrovare equilibrio e speranza lungo il loro percorso di vita”.
Oggi in Italia oltre 830.000 donne convivono con una diagnosi di tumore al seno, una condizione che porta con sè sfide terapeutiche spesso complesse. Nonostante la gravità di questi numeri, la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi ha raggiunto l’88% e questo grazie anche ai progressi della ricerca scientifica. E quando il tumore viene diagnosticato in fase precoce, questo non solo migliora le probabilità di guarigione, ma riduce anche la necessità di trattamenti invasivi e il rischio di recidive. “L’approccio personalizzato ci consente di adattare i trattamenti alle specifiche esigenze cliniche di ogni donna – spiega il professor Paolo Marchetti, Direttore Scientifico, IDI-IRCCS -. Nei casi di tumore in fase precoce, l’efficacia delle terapie è significativamente migliorata, permettendo alle pazienti di affrontare il percorso di cura con un impatto ridotto sulla qualità della vita. E’ essenziale aumentare la consapevolezza del rischio di recidiva anche nelle prime fasi e continuare a investire in una ricerca che guardi alla persona nella sua interezza”.
Con questa serie, Novartis rinnova il suo impegno nel sostenere le donne non solo come pazienti, ma come persone, accompagnandole lungo tutto il loro percorso contro il tumore al seno. Un sostegno che si manifesta non solo attraverso trattamenti innovativi, ma anche con un approccio olistico al loro benessere, che include iniziative di sensibilizzazione e servizi di supporto. “Al centro dell’approccio di Novartis c’è l’ascolto attivo e costante dei pazienti lungo tutto il patient journey”, afferma Chiara Gnocchi, Country Communications & Patient Engagement Head di Novartis Italia.
Il 54% delle donne con tumore al seno dichiara di aver incontrato delle difficoltà nella ripresa del lavoro e il 70% di aver avuto un impatto sulla sfera sessuale. “La serie ‘Distances’ vuole rompere il silenzio e i tabù legati alla malattia, promuovendo un dialogo sincero e profondo – ha concluso Gnocchi -. Attraverso storie autentiche di donne che affrontano la malattia, ogni episodio diventa quindi uno strumento di supporto ed empowerment. Celebriamo la forza, la resilienza e la speranza che emergono lungo il loro percorso, offrendo non solo sostegno, ma anche l’opportunità di ispirare altre persone con le loro storie”.
Con il 30% delle diagnosi oncologiche femminili e circa 55.900 nuovi casi stimati nel 2023, la malattia è una priorità per il sistema sanitario nazionale. Grazie però ai progressi della ricerca scientifica e all’innovazione nel campo farmaceutico, le donne possono ora contare su una prospettiva di vita più lunga e su una qualità della vita sensibilmente migliore. Per garantire la qualità di vita alle pazienti, è essenziale considerare non solo l’efficacia dei trattamenti clinici, ma anche il loro benessere complessivo con un approccio olistico.
Questo significa affrontare gli aspetti emotivi e psicologici della malattia, aiutando le donne a mantenere un equilibrio mentale e relazionale che permetta loro di affrontare con maggiore forza e serenità le sfide quotidiane del percorso terapeutico, come spiega la Professoressa Alessandra Fabi, Responsabile UOSD di Medicina di Precisione in Senologia, Policlinico Gemelli di Roma: “Ogni donna che affronta il tumore al seno ha una storia diversa, perchè la malattia si manifesta in modo unico per ciascuna paziente. Il nostro compito è personalizzare i trattamenti, tenendo conto delle specificità di ogni donna, per offrire non solo terapie efficaci, ma anche un sostegno che abbracci ogni aspetto del loro benessere. La qualità della vita non riguarda solo la gestione della malattia, ma anche la capacità di preservare le relazioni, l’intimità e l’equilibrio emotivo, elementi fondamentali per affrontare con forza il percorso terapeutico. Questo è esattamente ciò che racconta ‘Distances’ mostrando come le protagoniste riescano a ritrovare equilibrio e speranza lungo il loro percorso di vita”.
Oggi in Italia oltre 830.000 donne convivono con una diagnosi di tumore al seno, una condizione che porta con sè sfide terapeutiche spesso complesse. Nonostante la gravità di questi numeri, la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi ha raggiunto l’88% e questo grazie anche ai progressi della ricerca scientifica. E quando il tumore viene diagnosticato in fase precoce, questo non solo migliora le probabilità di guarigione, ma riduce anche la necessità di trattamenti invasivi e il rischio di recidive. “L’approccio personalizzato ci consente di adattare i trattamenti alle specifiche esigenze cliniche di ogni donna – spiega il professor Paolo Marchetti, Direttore Scientifico, IDI-IRCCS -. Nei casi di tumore in fase precoce, l’efficacia delle terapie è significativamente migliorata, permettendo alle pazienti di affrontare il percorso di cura con un impatto ridotto sulla qualità della vita. E’ essenziale aumentare la consapevolezza del rischio di recidiva anche nelle prime fasi e continuare a investire in una ricerca che guardi alla persona nella sua interezza”.
Con questa serie, Novartis rinnova il suo impegno nel sostenere le donne non solo come pazienti, ma come persone, accompagnandole lungo tutto il loro percorso contro il tumore al seno. Un sostegno che si manifesta non solo attraverso trattamenti innovativi, ma anche con un approccio olistico al loro benessere, che include iniziative di sensibilizzazione e servizi di supporto. “Al centro dell’approccio di Novartis c’è l’ascolto attivo e costante dei pazienti lungo tutto il patient journey”, afferma Chiara Gnocchi, Country Communications & Patient Engagement Head di Novartis Italia.
Il 54% delle donne con tumore al seno dichiara di aver incontrato delle difficoltà nella ripresa del lavoro e il 70% di aver avuto un impatto sulla sfera sessuale. “La serie ‘Distances’ vuole rompere il silenzio e i tabù legati alla malattia, promuovendo un dialogo sincero e profondo – ha concluso Gnocchi -. Attraverso storie autentiche di donne che affrontano la malattia, ogni episodio diventa quindi uno strumento di supporto ed empowerment. Celebriamo la forza, la resilienza e la speranza che emergono lungo il loro percorso, offrendo non solo sostegno, ma anche l’opportunità di ispirare altre persone con le loro storie”.
– foto xi2/Italpress –
(ITALPRESS).